Nel corso degli anni lo SPRAR Itri, attraverso l’impegno apprezzabile dei suoi beneficiari, ha contribuito materialmente alla realizzazione di diverse attività o opere di pubblica utilità per la cittadinanza (quelle che in gergo di accoglienza vengo definite buone prassi), o attività socioculturali volte a mitigare il difficile processo di integrazione tra culture differenti. Vogliamo di seguito menzionare alcune di queste buone prassi realizzate dai beneficiari del progetto sempre con entusiasmo e dedizione massima.

 

Seminari “Sprar in Cattedra”

Nell’anno scolastico 2018/2019 lo Sprar/Siproimi Itri ha realizzato, presso l’IIS Fermi di Gaeta, un ciclo di seminari finalizzati a fare informazione e formazione circa il progetto Sprar/Siproimi, il fenomeno migratorio (le cause geopolitiche, le rotte migratorie), le attività e gli istituti deputati all’accoglienza, la legislazione vigente e le modifiche recenti. Tali incontri hanno favorito lo scambio di conoscenze tra docenti, operatori Sprar, discenti e beneficiari del progetto. Il successo dell’iniziativa “Sprar in Cattedra” ha indotto lo Sprar/Siproimi Itri a riproporla per l’annualità scolastica 2019/2020, in forma più allargata, raggiungendo numerose altre scuole del territorio.

 

 

XENIA, il quinto elemento

Documentario realizzato nell’ambito del progetto Sprar di Itri che si è classificato al primo posto nella categoria di riferimento “Fare memoria”, nell’ambito del Valsusa Filmfest 2018. Un risultato prestigioso sia per il cospicuo numero di film in gara (ben 350), sia per l’importanza della rassegna piemontese. Un considerevole riconoscimento per il film itrano, già premiato al concorso nazionale Corti di Mare 2017. Con un approccio singolare, “Xenia” tratta i temi dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso un viaggio lungo i quattro elementi fondamentali (terra, aria, fuoco e acqua), ai quali l’autore associa un quinto elemento ‘sociale’: la xenia, l’accoglienza sacra per gli antichi greci. Quest’opera è il traguardo di un lungo lavoro del regista/documentarista Giorgio Anastasio, lavoro che ha impegnato per ben tre anni i soggetti coinvolti nella sua realizzazione, nella fattispecie operatori e beneficiari dello SPRAR Itri.

 

SANGIUSEPPEA’MEMORIA…da un’idea di Andrea Petrillo

<<È stato un grande evento installativo multimediale il cui obbiettivo era quello di rendere il back-stage dei fuochi, la parte invisibile della festa. Un’invisibilità (oltre che pratica: chi, quando, dove, come si preparano materialmente i falò del 19 marzo) soprattutto emotiva, simbolica. Che riguarda, cioè, le rappresentazioni individuali e collettive della festa. L’installazione, diffusa su tutta l’area museale, interni ed esterno, ha impiegato, manipolato, assemblato, riattivato il vasto ed eterogeneo materiale (interviste audio-video, foto, disegni, racconti scritti, oggetti, rumori, quadri, sculture, ecc) raccolto durante la fase di ricerca. Il percorso espositivo non spiegava, non descriveva un fenomeno della tradizione popolare; lo rivelava. Si prefigurava, perciò, non solo come l’esito conclusivo di una ricerca etnografica (che sarebbe più corretto definire autoetnografica), ma come il suo prolungamento. Nello spazio museale, la festa è stata colta nel suo essere al contempo memoria ed esperienza.>>. (descrizione tratta dall’articolo redatto da Giovanni Burali D’arezzo per il CREA).

Lo SPRAR ha contribuito all’evento con una installazione propria realizzata dai beneficiari, nella fattispecie un pupazzo di legno (“Lo Straniero”) il quale aveva alla base una valigia e un timer che rappresentava contemporaneamente il conto alla rovescia per l’accensione dei fuochi e quello per la partenza dello Straniero. Quella di S.Giuseppe è una ricorrenza particolarmente sentita per gli itrani e in particolar modo per chi si occupa di accoglienza. I primi rifugiati accolti a Itri arrivarono proprio nel giorno della festività di San Giuseppe

 

 

PULIZIA ZONA ARCHEOLOGICA CASTELLUCCIO ITRI

In occasione dell’iniziativa di volontariato finalizzata alla pulizia e alla promozione del sito archeologico “Castelluccio” in Itri, dall’associazione archeologica “YTRI”, lo Sprar Itri ha contribuito attraverso la partecipazione spontanea ai lavori di alcuni beneficiari del progetto

 

 

 

Tra le altre buone prassi portate avanti dal progetto SPRAR Itri possiamo annoverare:

  • Pulizia del centro storico Itri in collaborazione con il comune di Itri
  • Pulizia zona archeologica S. Cristoforo in collaborazione con il Comune di Itri
  • Realizzazione quadro per Infiorata itrana in collaborazione con la Pro Loco Itri
  • Pulizia territorio itrano zona “Cisternino”
  • Pulizia territorio itrano zona “Raino”
  • Pulizia territorio itrano zona “Campello”