Da sempre il Progetto SAI a Itri nasce come strumento, non solo di accoglienza ed aiuto verso chi arriva da lontano con il suo bagaglio di difficoltà, sofferenze, sogni e speranze, ma soprattutto come veicolo di concreta integrazione nel tessuto sociale cittadino.
Dai tirocini formativi alle numerose attività di formazione, dal supporto materiale alla creazione di basi forti per realizzare una propria indipendenza e creare il proprio percorso di vita.
Per il SAI è però, fondamentale, proprio nell’ottica di una reale integrazione, rendere partecipi i destinatari del Progetto delle tradizioni locali, dei momenti di aggregazione della comunità cittadina, degli appuntamenti che scandiscono la vita del territorio.
La 34esima edizione dell’Infiorata Moderna è stata una bellissima occasione per far vivere a chi arriva da lontano le nostre atmosfere in uno scenario gioioso, tra i colori, i profumi e la creatività delle composizioni che hanno arricchito le strade di Itri con un tocco d’arte floreale.
I beneficiari e gli operatori del SAI hanno lavorato con entusiasmo e slancio al taglio dei fiori, alla creazione dei disegni e alla realizzazione della loro composizione floreale. Il tutto in un clima di gioiosa laboriosità, con la partecipazione anche delle famiglie dei destinatari del Progetto SAI. Momenti di gioia, serenità, divertimento e vera integrazione.
Nelle parole dell’Assessore ai Servizi Sociali Mario Di Mattia tutta la soddisfazione per la partecipazione del SAI a questo immancabile appuntamento:
“È stata una grande manifestazione, nonostante la pioggia. Una manifestazione inclusiva, che ci ha visti partecipi con il gruppo del SAI, formato dai beneficiari e dagli operatori. È stata una giornata piena, ricca di divertimento, dove i bambini figli dei beneficiari, hanno realizzato un disegno, l’albero della Pace, che ha avuto un grande ridondanza. I visitatori venuti qui a Itri, hanno apprezzato il loro lavoro.”
In questa esperienza di condivisione e collaborazione c’è tutto lo spirito del Progetto SAI, la sua finalità di una partecipazione che, per chi arriva da altre realtà culturali e territoriali, diventa integrazione.
Un territorio che accoglie genera anche appartenenza e questo è ciò che ci auguriamo per tutti i beneficiari del Progetto SAI.