Mi chiamo World Man e sono cittadino del mondo, della regione mondo chiamata Ghana. Sono un beneficiario del progetto SPRAR Itri. Sono nato nel 1999 e sono stato inserito nel progetto nell’anno 2017. Lo SPRAR mi ha aiutato molto, mi ha fatto studiare e mi ha fatto lavorare. Ho potuto seguire un corso della durata di tre mesi, inerente l’agricoltura, e conseguire l’attestato di “Fattoria didattica”. Ho potuto frequentare la scuola riuscendo a imparare l’italiano che mi ha aiutato molto ad integrarmi nella mia nuova società. Ho conseguito il diploma di terza media e ora ho un titolo di studio che mi permette di sentirmi più inserito nella realtà in cui vivo. Ho avuto la possibilità di fare un tirocinio di sei mesi nella manutenzione pubblica che mi ha messo nella condizione di poter lavorare anche al di fuori del progetto. Recentemente ho avuto l’asilo politico in Italia e ora la mia vita inizia finalmente a decollare verso nuove e positive esperienze, che mi permetteranno di lasciare in un angolo recondito del mio cuore il male che ho vissuto in passato. Quel dolore sarà sempre presente ma sarà meno ingombrante e invalidante nei confronti dei miei progetti di vita. Sì, perché ora ho dei progetti di vita. Il mio sogno è quello di fare l’operaio, perché mi piacciono i macchinari. In Ghana non ho studiato molto, ho imparato la matematica, l’inglese, scienze naturali ed educazione sociale. Ora parlo tre lingue: l’inglese, l’italiano e il dagbani. In Ghana non lavoravo, aiutavo mio padre in campagna che faceva di mestiere il contadino. Ora sono un uomo nuovo, con delle competenze, con dei sogni, con un futuro tutto da scrivere. Ora sono me stesso, sono World Man e sono – di diritto – cittadino di questo mondo, e a questo mondo io voglio donare il mio impegno quotidiano per renderlo migliore.
Abbiamo utilizzato lo pseudonimo di World Man per salvaguardare la privacy del ragazzo in questione, al quale vanno i nostri più sinceri ringraziamenti per le belle parole spese nei confronti del progetto. Sapere di riuscire ad aiutare questi ragazzi in difficoltà ci motiva profondamente, dandoci nuova linfa che ci permette di lavorare meglio e di più, in un contesto politico-sociale spesso disinformato e ostile alle attività di accoglienza. Grazie World Man e in bocca al lupo per la tua nuova vita.